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Recentemente costituito, il nuovo reparto di reologia dei grani e farine realizza la prima parte del progetto di implementazione dell’offerta analitica del laboratorio rivolta ai prodotti della filiera cerealicola.
La reologia (branca della fisica che studia le caratteristiche di deformazione dei corpi sotto l'azione di forze di sollecitazione esterne) quando applicata alla determinazione delle proprietà fisiche degli impasti di farina e acqua, è particolarmente utile per verificarne la qualità e la destinazione d’uso (panificazione, pasticceria, prodotti da forno …).
Oltre che sulle farine, le medesime informazioni possono essere ottenute sui grani (previa macinazione sperimentale) permettendo così la corretta valorizzazione della materia prima.
Le principali prove, accreditate Accredia, eseguite sono:
Vengono inoltre eseguite:
L’ALVEOGRAFO di Chopin registra in forma grafica le proprietà fisiche di un impasto di acqua e farina.
Dalla lettura del grafico (alveogramma) si rilevano i seguenti parametri:
W: misura della forza dell’impasto
P: resistenza/tenacità dell’impasto
L: espansibilità/estensibilità dell’impasto
P/L: equilibrio di configurazione della curva
In funzione del “W” le farine vengono classificate come:
ll FARINOGRAFO di Brabender misura in forma grafica la dinamica (come sforzo/tempo) della consistenza di un impasto di acqua e farina determinta attraverso l’azione di due pale contrapposte.
Dalla lettura del grafico (farinogramma):
FALLING NUMBER/TEMPO DI CADUTA/Hagberg falling number (sec.): misura indiretta dell’attività alfa amilasica di una sospensione di acqua e farina immersa a 100°C. Più l’attività alfa amialsica è alta, minore è il valore di FN e viceversa. Il valore mediano è convenzionalmente accettato a 220 sec. Valori sensibilmente inferiori o superiori sono predittivi di difettosità degli impasti (collosità/rigidità)
GLUTINE/INDICE DI GLUTINE: determinazione quantitativa % e qualitativa di grani/ farine/ semole
Molte derrate alimentari, quando conservate per lunghi periodi, possono essere attaccate da parassiti.
Ciò è particolarmente vero per i cerali (grani, mais, cerali minori o semi oleosi) che, dopo il raccolto, vengono immagazzinati in silos per molti mesi in attesa di utilizzazione.
In caso di infestazione, anche quando correttamente gestita, una parte degli insetti presenti può essere avviata alla trasformazione (macinazione) insieme alla materia prima.
Si vengono così a formare dei “micro-frammenti” non più visibili ad occhio nudo.
Il Filth test è un metodo – microscopico – che, previo opportuno trattamento del campione, permette di determinare le impurità solide potenzialmente presenti in molti prodotti alimentari.
In particolare vengono definite impurità solide, le impurità di origine animale (insetti, uova, larve e loro frammenti; acari, peli di roditori e di altri vertebrati); di origine vegetale (fibre vegetali e loro frammenti) o di altra origine (fibre sintetiche, frammenti di metallo o vetro).
La presenza di frammenti di artropodi infestanti – non rinvenibili ad un semplice esame visivo – può costituire un problema sia di tipo igienico (in grado di pregiudicare la commerciabilità del prodotto) che sanitario (in quanto l’ingestione di parassiti o loro frammenti può avere riscontri allergici o veicolare patogeni di varia natura).
Il laboratorio Greit esegue la prova Filth Test nelle farine, semole e nei loro prodotti di trasformazione (prodotti da forno, pane, pasta) con metodo accreditato (DM 18/03/1999) ed anche con i metodi AOAC per i diversi alimenti di cui si voglia determinare la presenza di frammenti di impurità animali e di altra origine.